Locandina Il segreto dei suoi occhi

Il segreto dei suoi occhi

Un film di Billy Ray - Con Julia Roberts, Nicole Kidman, Michael Kelly, Chiwetel Ejiofor, Dean Norris.
Titolo originale Secret in their eyes. Thriller, durata 130 min., colore - USA, 2015 - Good Films
Al momento non in programmazione

Da 13 anni Ray, ex agente dell’Fbi, è sulle tracce del delinquente che ha stuprato e ucciso la figlia della sua collega Jess, e la caccia all’uomo si incrocia e sovrappone alla guerra al terrorismo islamico iniziata subito dopo l’11 settembre. Da 13 anni Ray è innamorato di Claire, algida vice procuratore distrettuale, sentimentalmente impegnata con un altro. La frustrazione parallela che l’uomo prova sul piano personale e su quello professionale lo stanno lentamente logorando, finché finalmente Ray trova una traccia del killer scomparso, e coinvolge Jess e Claire nella sua missione. Ma niente è come sembra, e il rischio di accanirsi contro il nemico sbagliato – sia esso uno sbandato o un attivista islamico – è grande.
Il regista statunitense Billy Ray, che ha già firmato le sceneggiature di Captain Phillips e Hunger Games, ha scritto e diretto il remake di Il segreto dei suoi occhi, il dramma argentino di Juan José Campanella che ha vinto l’Oscar come miglior film straniero nel 2010, e l’ha adattato alle sensibilità neogiustizialiste dell’America contemporanea, imbevendolo di quella paura del nemico invisibile e quella sete di rivalsa (se non di vendetta) che agita le coscienze di molti dopo il crollo delle Torri Gemelle. Ci sono modifiche importanti all’interno della sceneggiatura, personaggi nuovi e dinamiche interpersonali diverse, ma il colpo di scena principale è mantenuto, così come si ritrovano due scene clou del film argentino (l’inseguimento allo stadio e l’incontro in ascensore).
Sono invece diversi il tono e il sottotesto. Il film argentino passava con grande agilità dal dramma all’ironia, e faceva leva sul passato di quel Paese, in particolare la scomparsa dei desaparecidos, per raccontare in forma metaforica la tragedia di una nazione di scomparsi. Inoltre poteva contare su tre grandissimi attori nei ruoli principali, che riuscivano a interpretare con grande sensibilità e poesia i tre personaggi al centro della storia. Il film americano scava nelle paranoie del presente, sulla falsariga di altri noir recenti come il più riuscito Prisoners, e sostituisce una sfumatura nerissima al grigio malinconico del film originale argentino. Inoltre ipotizza una volontà politica da parte delle istituzioni americane di perseguire il terrorismo a qualunque costo, sacrificando la verità dei fatti e ricorrendo a qualunque metodo lecito o illecito.
Fra gli attori, Chiwetel Ejiofor (Ray) è come al solito molto efficace, ma si trova a dover fare la spola fra due sfingi: Nicole Kidman nei panni di Claire e Julia Roberts in quelli di Jess, entrambe quasi irriconoscibili nella loro fissità e totalmente ingessate nella loro recitazione. Alle sequenze d’azione si alternano dunque siparietti di inquietante immobilismo che non giovano alla narrazione, e la dolente ironia del film di Campanella lascia il posto a un’atmosfera plumbea adeguata alla vicenda, ma punitiva per il pubblico.