Locandina Il fidanzato di mia sorella

Il fidanzato di mia sorella

Un film di Tom Vaughan - Con Pierce Brosnan, Salma Hayek, Jessica Alba, Malcolm McDowell, Duncan Joiner.
Titolo originale How to make love like an Englishman. Commedia, durata 100 min., colore - USA, 2014 - Adler Entertainment
Al momento non in programmazione

Richard Haig è un affascinante professore di letteratura inglese sessantenne con la passione per i flirt senza impegno con le sue studentesse. Un giorno nel bar in un albergo londinese incontra Olivia, una bella quarantenne con cui il feeling è immediato e irresistibile. Peccato che Olivia sia la sorella maggiore di Kate, la studentessa con cui Richard ha al momento una relazione. Peccato anche che Kate sia incinta di Richard, e scelga proprio quel giorno al bar per comunicare la notizia ad entrambi.
Il fidanzato di mia sorella è una commedia romantica che fa affidamento su una serie di premesse interessanti – che fare quando il colpo di fulmine avviene con una persona con cui non è proprio possibile costruire un futuro? quali sono le responsabilità di un uomo adulto nei confronti di figli e fidanzate? Quando arriva il momento di crescere, per un maschio affetto da sindrome di Peter Pan? – e sul carisma degli interpreti principali: Pierce Brosnan, finalmente protagonista assoluto e libero di sfoderare il suo charme ma anche la sua fragilità di maschio occidentale, e Salma Hayek, comedienne di razza dalla forte personalità muliebre e dal sangue caliente. L’interazione fra i due è davvero divertente perché ognuno ha la sua vis comica particolare, molto legata alle rispettive nazionalità: all’humor britannico di lui, asciutto e compassato anche quando il personaggio sbarella travolto dagli eventi, corrisponde la comicità solare e latina di lei, con tanto di scena madre in cui Olivia simula orgasmi maschili perfettamente riconoscibili. Ottimo anche il cameo di Malcom McDowell nei panni del padre di Richard, acido e sarcastico al punto giusto senza smettere mai di rivelare la sua umanità latente, e il cameo ancor più piccolo di Ben McKenzie (già protagonista della serie televisiva The O.C.) nei panni di un californiano tipo, irritante ma impossibile da odiare.
Funzionano meno bene il meccanismo narrativo, soprattutto quando la sceneggiatura comincia ad affastellare piccole e grandi svolte che non fanno bene alla credibilità della storia, e Jessica Alba nel ruolo di Kate, che è scritto in modo quasi schizofrenico, poiché si contraddice in continuazione senza mai mostrare in modo convincente le ragioni dei suoi cambiamenti repentini.
Ci si lascia trasportare volentieri dalla simpatia dei due protagonisti, provando un sottile imbarazzo molto inglese nel vedere un uomo maturo sballottato di qua e di là come un ragazzino, ci si commuove davanti alla naturale affabilità di Brosnan, evidente soprattutto nella sua relazione con il ragazzino di quattro anni che interpreta il ruolo di suo figlio, di irresistibile dolcezza. E si finisce per chiudere un occhio davanti alle molte implausibilità della trama, e alla superficialità “californiana” dell’intera vicenda.