Locandina Il segreto

Il segreto

Un film di cyop&kaf. - Con .
Titolo originale id. Documentario, durata min., colore - Italia, 2013 - Lab 80 Film
Al momento non in programmazione

Un gruppo di bambini dei Quartieri Spagnoli di Napoli sono seguiti da una videocamera che per loro sembra non esistere in una lunga serie di peregrinazioni rionali alla ricerca di alberi di Natale dismessi. Senza nessuna spiegazione delle loro intenzioni o di quale sia il segreto che tengono nascosto, li vediamo agire contro ogni autorità, contro ogni buon senso e con una determinazione di gruppo impressionante per un fine che appare per loro importantissimo.

Cyop e Kaf sono due street artist attivi a Napoli, il cui lavoro in strada li ha messi in contatto con le realtà che hanno deciso di riprendere in Il segreto. Nel seguire i bambini in un’impresa che ha sempre meno i connotati d’innocenza (specie per l’arroganza con la quale è portata a termine) i due riescono nell’incredibile impresa di scomparire. Nessuno, nemmeno nei momenti di maggiore caos, difficoltà, polemica o discussione sembra accorgersi della presenza di una videocamera e in certi momenti quest’invisibilità svela un retroterra di parenti in galera e piccole paure di mafia di quartiere che esplode improvvisa.
Se dunque lo stile adottato è probabilmente il più adatto e potente, capace di restituire una notte continua, il senso di impunità, la libertà di una vita in strada e l’illusione di un annullamento della mediazione registica in quel che si vede (finendo così per somigliare ai film di finzione, in cui si ha la percezione che gli eventi si svolgano con naturalezza davanti all’obiettivo), è anche vero che l’insistenza con cui i preparativi si susseguono in una ripetitività spesso pesante affossano le possibilità di un film che invece avrebbe molto da dire se non si ripetesse così tanto.
Infatti quando arriva la risoluzione finale, ovvero il segreto custodito e l’obiettivo della raccolta degli alberi che occupa il 95% del film, esso è tanto spiazzante quanto clamoroso. Invece che parare dalle parti dell’autodeterminazione (come sembra ad un certo punto) o della dimostrazione di forza (come parrebbe lecito aspettarsi dato l’esibito atteggiamento arrogante) o ancora del godimento personale, il segreto rivela un attaccamento alle proprie radici culturali che commuove in un gruppo di bambini che per esso lottano contro adulti, istituzioni e una blandissima quanto velleitaria opposizione delle forze dell’ordine.